Safety Day Lesaffre, a Parma assieme ai testimonial di ANMIL
Le mie riflessioni
di Ing. Riccardo Borghetto, Amministratore Unico Lisa Servizi
All’inizio di Ottobre sono stato presente in qualità di relatore al Safety Day Lesaffre Italy nello stabilimento di Parma, dove, insieme a Lisa Servizi, ho implementato un processo Behavior Based Safety.
Personalmente sono intervenuto a centinaia di eventi in presenza, ma questa è la prima volta nella mia vita in cui tra i relatori ci sono anche gli infortunati sul lavoro dell’ANMIL.
Conosco perfettamente la materia, le statistiche, chi è ANMIL e tutto ciò che ci ruota attorno, tuttavia mi mancava la dimensione umana di tutto questo. L’aspetto umano non lo puoi studiare, e quest’esperienza è stata profondamente emozionante, e non solo per me. Tra gli organizzatori del bellissimo evento in Lesaffre qualcuno ha fatto fatica a trattenere le lacrime.
C’è stato un momento in cui non me la sentivo di fare il mio intervento. Mi sembrava superficiale dopo tanta emozione.
Alcune foto scattate da Lesaffre Italia durante l’evento.
Solo qualche riflessione.
Ci sono state ben 3 testimonianze, tutte e 3 di eventi gravissimi: il Presidente territoriale ANMIL, Gianni Baga; i Testimonial della sicurezza ANMIL, Alessandra Pigliapochi (infortunata sul lavoro di Roma che ha subìto lo schiacciamento delle mani compromettendone la funzionalità) e Maurizio Fratea (finito su una sedia a rotelle giovanissimo facendo l’apprendista idraulico a seguito di uno scoppio).
La descrizione degli eventi, del contesto culturale e organizzativo in cui sono accaduti (Maurizio si è infortunato lavorando a 14 anni), l’iter ospedaliero, l’impatto che questi eventi hanno avuto non solo sulla loro persona, ma anche sulle famiglie, sono stati veramente toccanti.
L’ Anmil compie 80 anni quest’anno, conta circa 350 mila iscritti e rappresenta una categoria composta da oltre 800 mila titolari di rendita, tra infortunati sul lavoro, vedove e orfani di caduti sul lavoro.
Questi sono numeri enormi, ma dietro ogni numero c’è una famiglia; una dimensione che spesso sfugge, o che perlomeno è sfuggita a me.
Le parole dei testimonial di ANMIL possono far capire le conseguenze della scelta tra due comportamenti alternativi: il comportamento sicuro, più lungo e faticoso da ottenere, e quello a rischio, più veloce da mettere in pratica e con bassa probabilità di causare conseguenze fisiche.
L’essere umano è estremamente vulnerabile. Siamo bipedi instabili. Cadiamo con niente. Siamo fatti di una struttura ossea debole con appiccicata un po’ di carne. Rispetto al cemento, all’acciaio, al calore, alle esplosioni non siamo nulla. Dobbiamo respirare in continuazione aria non contaminata contenente ossigeno. Abbiamo un cervello potente, che in alcuni casi può arrivare al premio Nobel, però commette moltissimi errori ed eroga un numero molto elevato di comportamenti a rischio.
Errori e comportamenti a rischio nel posto sbagliato o momento sbagliato possono portare a infortuni gravissimi o mortali, ed è spesso la fortuna che impedisce conseguenze più gravi.
Solo una sicurezza sistemica, organizzativa, che tenga conto dei tantissimi fattori, e in cui tutti partecipano agendo nei confronti degli altri, è efficace e può ambire a portarci alla meta di zero infortuni. Serve un cambio di mentalità, di cultura organizzativa.
In questo la Behavior Based Safety, può essere di aiuto, anche se non ha poteri magici.
Un ringraziamento a Lesaffre per avermi coinvolto in questo evento.
Questo il comunicato stampa sul sito Anmil: https://www.anmil.it/comunicati-stampa/anmil-porta-nello-stabilimento-lesaffre-italia-di-parma-i-suoi-testimonial/