Pubblicato il 15 novembre il Decreto della Direzione Generale di sanità della Regione Lombardia, n.10611 avente come oggetto “VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO INDICAZIONI GENERALI ESPLICATIVE SULLA BASE DEGLI ATTI NORMATIVI INTEGRATI”.
La finalità del presente documento è di fornire indicazioni generali utili ad identificare e valutare il rischio specifico nei luoghi di lavoro.
Dal 1 Gennaio 2011 siamo in fase di esigibilità, almeno per quanto riguarda la programmazione e l’avvio delle attività di valutazione del rschio stress LC, secondo le indicazioni metodologiche della Commissione Consultiva.
I principali obiettivi del documento regionale sono: dare indicazioni per l’applicazione di metodi e strumenti opportuni per il percorso di valutazone dello stress LC, evitando quelli che potrebbero risultare inadeguati; fornire utili suggerimenti per un percorso di valutazione e gestione del rischo stress LC, praticabile e fattibile, anche da parte delle piccole imprese.
Il documento che contiene le indicazioni Regione Lombardia si articola in tre parti:
– un focus sulla esigibilità attraverso la rilettura di alcuni passaggi cardine della normativa (LIVELLO DI ESIGIBILITA’)
– dei suggerimenti sui criteri, metodi e strumenti per l’effettuazione di un buon percorso di valutazione del rischio (GOOD PRACTICE);
– riflessioni su possibili arricchimenti di percorso (BEST PRACTICE).
Di seguito verranno toccati alcuni punti salienti del documento.
Le indicazioni della Regione Lombardia sottolineano che la valutazone del rischi stress LC è parte integrante del DVR generale e che deve avvenire previa consultazione dell’RLS.
La metodologia richiama quanto espresso dalla Commissione Consultiva, che vede la valutazion come un percorso a step, ed evidenzia l’opportunità di effettuare un primo step di analisi del rischo (valutazione preliminare) finalizzato a definire la presenza o assenza/irrilevanza del rischio stesso. Qualora si evidenzino uno o più elementi di rischio e le misure adottate risultino inefficaci si passerà al secondo step (valutazione approfondita).
Fondamentale è che la valutazone del rschio stress LC deve essere orientata alle soluzioni. Soluzioni che devono essere ricercate con la partecipazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti. Qui giocano un ruolo cardine a formazione e l’informazione: sono esse stesse misure di prevenzione.
Al’interno del paragrafo “good practice” sono evidenziati in particolare criteri, metodi e strumenti, che costituiscono, se affrontati in modo integrato e sistematico, un riferimento per effettuare un “buon percorso” di analisi del rischio.
Tra i criteri si evidenzia l’importanza della partecipazione effettiva dei lavoratori attraverso un processo di coinvolgimento dei i lavoratori e/o dei loro rappresentanti, che devono essere consultati fin dalle fasi iniziali dell’intervento.
Tale coinvolgimento, è auspicabile avvenga anche a conclusione della valutazione preliminare, per permettere di condividerne i risultati, le azioni di miglioramento da intraprendere, i successivi step di monitoraggio pianificati.
Infine, molto utili sono i percorsi definiti all’interno delle “best practice”, che illustrano ad esempio idee su come orientarsi nel percorso di controllo e gestione dei fattori di rischio, sul coinvolgimento dei lavoratori, e sul monitoraggio attivo.
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