E’ finalmente iniziata la conferenza più importante al mondo in ambito di sicurezza comportamentale, la BSN – Behavioral Safety Now, che quest’anno si tiene ad Orlando (FL). Focus della conferenza è l’utilizzo della scienza comportamentale (Behavioral Science) applicata alla sicurezza sul lavoro (Safety) per ridurre gli infortuni e gli incidenti sul lavoro e aumentare la cultura della sicurezza.
Siamo in un contesto fortemente internazionale: partecipano al convegno gli HSE di grandi aziende americane, inglesi, sudafricane, canadesi appartenenti ai settori delle costruzioni, delle miniere, del comparto petrolifero, chimico, meccanico.
Io non sono qui solamente nel ruolo di professionista della sicurezza comportamentale, in quanto presidente di Lisa Servizi e direttore della sua Behavioral Division, ma anche e soprattutto in veste di delegato dell’Aifos, l’Associazione italiana dei formatori e degli operatori per la sicurezza sul lavoro.
Un linguaggio e una metodologia condivisi per la sicurezza comportamentale
Il clima del tutto informale con cui la convention è organizzata facilita lo scambio di idee, di esperienze e di strumenti. Tutti hanno chiaro che nella sicurezza non ci sono facili soluzioni definitive e semplici o slogan, ma duro lavoro e rigore. Quello che stupisce maggiormente è che in un contesto con “colleghi” molto diversi per provenienza, si parla con un linguaggio comune, basato su una metodologia unica e rigorosa.
Nei numerosi panel organizzati si è discusso di come:
- coinvolgere maggiormente i lavoratori nel fare sicurezza
- coinvolgere maggiormente i Leader
- come aumentare la Leadership e renderla visibile
- come avere processi di sicurezza performanti e sostenibili nel tempo
- come mantenere i processi di sicurezza “freschi” anche dopo decenni
- come misurare l’efficacia dei processi di sicurezza e trovare indicatori utili
Da sottolineare il fatto che non si parla di aspetti normativi e sistemi di gestione della sicurezza. E allo stesso modo, di attestati e obblighi formativi nemmeno l’ombra, anche se molti tra i relatori sono professori universitari e esperti certificati di analisi comportamentale (BCBA). Ripeto, tra le sale dell’Hyatt Regency Orlando International Airport, dove si sta tenendo BSN, aleggia la consapevolezza della centralità della misurazione e della gestione dei comportamenti per arrivare a una vera cultura della sicurezza sul lavoro.
Verso un miglioramento continuo
La aziende presenti, anche se con performance di sicurezza molto spinte (ovvero indicatori relativi a infortuni bassissimi) sono alla ricerca di nuove idee, vogliono sapere come altri hanno risolto i problemi, vogliono capire come migliorare ulteriormente tramite l’accreditamento del CBS (Cambridge Center for Behavioral Studies).
I dati di performance di sicurezza che sono stati proiettati sono veramente notevoli, soprattutto se paragonati a quelli di un paese come il nostro, dove non sembra che si sia ancora trovata la via per una riduzione consistente del problema infortunistico e dove alcuni mettono ancora in dubbio la validità della sicurezza comportamentale. Ho già detto tantissime volte che in Italia si assiste a molti “consulenti” che propongono soluzioni, idee, approcci autoreferenziali la cui evidenza empirica non è mai stata dimostrata, e la mia partecipazione a questo evento non fa altro che confermare la mia convinzione.
Nelle prossime ore entreremo nel clou della confernza, su cui vi terrò aggiornato anche nei prossimi giorni.
Riccardo Borghetto