L’ art. 15 della Comunitaria 2009 proroga a 6 mesi il termine della delega al Governo al riordino della disciplina dell’ inquinamento acustico (scadenza Luglio 2010).
Il sistema attuale dovrebbe essere a breve sostituito con una nuova disciplina e un nuovo riferimento normativo per i requisiti acustici passivi degli edifici, basato sul criterio di classificazione acustica che dovrebbe ispirarsi alla norma UNI 11367 uscita lo scorso Luglio 2010 “Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera”.
La norma distingue le prestazioni acustiche in una scala di quattro classi e consentirà di informare i futuri proprietari/abitanti sulle caratteristiche acustiche dell’abitazione e di tutelare i vari soggetti che intervengono nel processo edilizio da possibili successive contestazioni.
Il venditore deve consegnare un bene con dei requisiti che contrattualmente si è obbligato a garantire, il compratore ha diritto di ricevere un bene con i requisiti per cui ha pagato. Il diritto a un bene “non rumoroso”,dunque, diviene un diritto “negoziabile”.
La UNI 11367 prevede quattro differenti classi di efficienza acustica: si va dalla classe 1, che identifica il livello più alto (più silenzioso), alla classe 4 che è la più bassa (più rumoroso). La valutazione complessiva di efficienza sarà obbligatoriamente accompagnata da valutazioni per ogni singolo requisito considerato: sono infatti oggetto di classificazione l’isolamento di facciata, l’isolamento per i rumori aerei e per i rumori di calpestio e il livello sonoro degli impianti.