Lisa Servizi compie 25 anni
Il 15 Settembre abbiamo festaggiato un quarto di secolo di attività nel campo della consulenza, della formazione e nello sviluppo di progetti di sicurezza comportamentale.
Il 2023 segna per Lisa Servizi un importante traguardo: i nostri primi 25 anni di età coincidono con l’inaugurazione di nuove aule formazione all’interno del Parco scientifico VEGA e di nuovi uffici. Quest’anno festeggiamo triplicando la superficie utile per l’attività dell’azienda.
La mattina del 15 settembre dalle ore 10.00 abbiamo inaugurato questi nuovi spazi con il taglio del nastro, a farci visita, oltre a partner, clienti e colleghi, l’Assessore Paola Mar, il Sindaco di Martellago Andrea Saccarola e una rappresentanza della Protezione Civile di Martellago.
Dopo un breve discorso e un giro nei nuovi spazi la mattinata è terminata con un buffet, i festeggiamenti sono continuati all’Hotel ai Pini di Mestre (Venezia). Alle 16,30 è iniziato il convegno “Sicurezza sul lavoro. Oltre gli obblighi di Legge. Esempi di eccellenza”, seminario patrocinato dalla Città Metropolitana di Venezia, da AiFOS (Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro) e da AIAS (Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza).
Con un video di saluto Rocco Vitale, presidente AiFOS, e Fabrizio Benedetti, presidente della commissione sicurezza dell’UNI e coordinatore generale Contrarp dell’Inail, hanno aperto il convegno.
Ai circa cinquanta invitati in presenza si sono aggiunti un centinaio di spettatori a distanza. A portare la loro testimonianza di buone pratiche in ambito salute e sicurezza sul lavoro si sono susseguiti i relatori Elisabetta Spiller, QHSE Manager Fives OTO SPA, Michele Grego di Molex (sito di Padova) e Tania Boatto, EHS Manager Italia di Xylem Lowara.
Tra gli altri relatori presenti l’Arch. Antonio Pedna, esperto QHSE, che ha messo a confronto le statistiche italiane degli infortuni sul lavoro con quelle degli altri paesi UE, analizzando il motivo per cui in Italia gli infortuni non calano in modo significativo.
Chiara Vianello, Professore Associato del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Padova, che ci ha illustrato come la tecnologia può migliorare la sicurezza.
L’Ing. Francesco Santi, presidente di AIAS, ci ha presentato poi le proposte dell’Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza per presentare le novità in ambito formazione, nuove proposte per incidere sulla situazione della sicurezza in Italia ed Europa.
A chiusura del convegno l’intervento dell’Ing. Riccardo Borghetto, che ha ribadito l’importanza della gestione dei comportamenti umani per la prevenzione degli infortuni.
Per vedere il video del convegno vai sul canale YouTube di Lisa Servizi
Un traguardo da festeggiare, senza dimenticare che il trend degli infortuni rimane stabile.
Le statistiche Inail ci dicono che negli ultimi anni il numero di morti per incidenti sul lavoro è stabile con piccole variazioni congiunturali, come la pandemia. Non si intravede una chiara inversione di tendenza. Sono molti anni che abbiamo più di 1000 morti all’anno, per cui parlare di emergenza infortuni non ha alcun senso. La situazione è strutturale e dipende da molti fattori, tra cui l’attuale normativa: l’approccio burocratico sposta l’attenzione delle aziende sul rispetto di centinaia di adempimenti documentali, spesso senza senso, in un contesto sanzionatorio penale, che fa perdere di vista l’obiettivo della prevenzione reale. In un contesto come quello italiano, in cui circa il 95% delle aziende sono micro imprese (Dati Istat 2020), l’approccio burocratico è fallimentare.
Un aumento dei controlli, anche di 100 volte, accrescerebbe la produzione di documenti di prevenzione ma non modificherebbe la cultura della sicurezza.
Anche l’aumento delle sanzioni non porta a risultati tangibili. Sono già state aumentate molte volte senza risultati apprezzabili.
È proprio di questi giorni la proposta politica di introdurre il reato di omicidio sul lavoro come soluzione al problema, in modo analogo a quanto fatto nel 2016 con l’introduzione del reato di omicidio stradale. Dal 2016 ad oggi, il nuovo reato non ha contribuito ad un calo significativo del numero di morti sulle strade, se ne registrano sempre più di 9 ogni giorno (Istat 2022). Se venisse introdotto il reato di omicidio del lavoro sarebbe la stessa cosa. Le sanzioni non influenzano i comportamenti umani.
Incidenti stradali e morti sul lavoro, le cause sono spesso riconducibili al comportamento umano
Il 95% degli incidenti stradali avviene a causa di comportamenti umani a rischio (Fonte Aci Istat), tra i primi tre: distrazione alla guida, mancato rispetto della precedenza, velocità troppo elevata.
Nell’industria la causa della maggioranza degli incidenti sul lavoro è legata al comportamento umano. Basta pensare al numero di lavoratori che camminano sui tetti senza protezioni o a quanti guidano il carrello elevatore senza cinture di sicurezza.
Un triste esempio è quello della strage avvenuta a inizio settembre a Brandizzo, dove un treno ha travolto e ucciso 5 lavoratori intenti in un intervento di manutenzione sui binari della linea ferroviaria. Nonostante fosse conosciuta la procedura di operare sui binari solo a interruzione avvenuta, tutta la squadra ha iniziato i lavori in anticipo.
In questo caso l’aspetto formale, cioè la presenza di un sistema di gestione della sicurezza, documenti, procedura, formazione ecc non sono stati sufficienti ad assicurare il comportamento sicuro dei lavoratori.
Una forma di prevenzione efficace: modificare i comportamenti a rischio
Il comportamento umano, cioè le nostre azioni, quello che facciamo sul lavoro o in strada, è centrale per la prevenzione.
La strage di Brandizzo ha dimostrato ancora una volta che non è facile controllare il comportamento umano e che gli strumenti formali e sanzionatori, anche se obbligatori, non bastano.
Lisa Servizi è tra le pochissime società di consulenza italiane in grado di implementare, in Italia e all’estero, progetti di sicurezza comportamentale (Behavior Based Safety o BBS), uno standard internazionale di riconosciuta efficacia che consente di modificare la cultura organizzativa e controllare i comportamenti umani.
L’esperienza del team di Lisa Servizi ha consentito di mettere a punto soluzioni organizzative e tecnologiche efficaci, alcune delle quali hanno vinto premi o sono state riconosciute come buone prassi validate.
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