Disconnessione dai social oltre l’orario di lavoro
Recentemente ha fatto scalpore in Francia l’approvazione di una legge finalizzata a regolamentare il diritto del lavoratore a non leggere la posta o rispondere a telefonate oltre l‘orario di lavoro. La legge Francese obbliga le aziende con più di 50 dipendenti a negoziare con i lavoratori il diritto a non rispondere a mail e telefonate al di fuori degli orari di lavoro. La misura, è stata pensata per stabilire un confine tra la flessibilità del lavoro e l’onnipresenza della tecnologia, che consente di essere sempre connessi, e quindi disponibili.
La mossa della Francia è stata anticipata da alcune grandi aziende come per esempio Volkswagen, Areva, Axa e Deutsche Telekom, che anche in assenza di una legge si sono “autoregolamentate” impedendo l’invio di mail a orari assurdi. Addirittura Volkswagen dalla fine del 2011, spegne i server mezz’ora dopo la fine dei turni e li riaccende trenta minuti prima dell’inizio.
Già nel 2014 come Lisa Servizi avevamo progettato un convegno su questo tema e più in generale sul Tecnostress e sindrome da internet dipendenza come anticipato anche dalla stampa.
La questione che avevamo studiato e che oggi è sempre più importante e attuale ha diversi risvolti:
Salute
La continua connessione e il sovraccarico informativo e cognitivo può determinare un peggioramento della salute, con il rischio di sviluppare ansia, ipertensione, disturbi alla memoria, attacchi di panico, depressione, patologie gastrointestinali e cardiocircolatorie. Mentre quasi tutti sentiamo come evidente il cambiamento intervenuto al comportamento delle persone nella società dovuto all’utilizzo degli smartphone, non percepiamo il rischio nei confronti della nostra salute. in letteratura sono documentate situazioni molto gravi di danni alla salute connesse ad alcune tipologie di lavoro, ad esempio giornalisti Web. Per maggiori informazioni si veda il libro di Enzo Di Frenna: Tecnostress e Internet dipendenza.