Volume Inail su agenti biologici e rischio cancerogeno
E’ stato pubblicato il “Volume Inail su agenti biologici e rischio cancerogeno” che analizza la potenziale correlazione tra, per l’appunto, agenti biologici e rischio di tumore dei lavoratori.
Nel documento viene inoltre indicata la normativa attualmente in vigore in materia, la letteratura sull’argomento e alcune osservazioni sul tema (queste ultime in particolare sono contenuti nelle conclusioni del documento).
In questo articolo vogliamo fornire una panoramica del volume Inail su agenti biologici e rischio cancerogeno spiegandone alcuni passaggi.
Gli obiettivi del Volume Inail su agenti biologici e rischio cancerogeno
Il documento dell’Inail si concentra sull’effettuare un’analisi approfondita e completa degli articoli scientifici che parlino degli agenti biologici cancerogeni, o sospetti tali, elencati nell’allegato 3 della Direttiva UE 2019/1833.
E’ necessario segnalare che la Direttiva UE 2019/1833 è ancora in fase di ricezione da parte del governo nazionale e, in aggiunta, che da elenco IARC (International Agency Research on Cancer) 11 agenti biologici, di quelli elencati nelle suddette norme di legge, sono classificati come di “Tipo 1” (molto probabilmente cancerogeni per l’uomo).
In questi allegati è fornito un elenco di funghi, virus, batteri e parassiti umani che non sono esplicitamente soggetti a valutazione dei rischi secondo il D.Lgs. 81/08 e pertanto vengono spesso esclusi da quest’analisi.
Va inoltre evidenziato che attualmente gli agenti cancerogeni sono analizzati dalla legge italiana esclusivamente nel Titolo IX, Capo 2 del D.Lgs. 81/08 che ne da due definizioni:
- “Una sostanza o miscela che corrisponde ai criteri di classificazione come sostanza cancerogena di categoria 1A o 1B di cui all’Allegato I del Regolamento (CE) n.1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio”;
- “Una sostanza, miscela o procedimento menzionati all’Allegato XLII del d.lgs.81/08, nonché sostanza o miscela liberate nel corso di un processo e menzionate nello stesso Allegato”.
I risultati dell’analisi sul rischio occupazionale
In riferimento al rischio occupazionale (ovvero il rischio per la salute a cui è sottoposto un lavoratore nel suo luogo di lavoro), lo studio condotto dall’Inail ha analizzato alcuni trattati in materia che hanno evidenziato:
- Nelle donne maggiormente a contatto con batteri e funghi sul posto di lavoro una maggiore incidenza di tumori alla cervice uterina;
- Nei lavoratori del settore sanitario (in particolare per chi lavora per la divisione gastroenterologia), minatori e lavoratori a contatto con persone mentalmente disabili una maggior presenza di Helicobacter pylori (in confronto alla popolazione generale);
- Nei lavoratori del settore sanitario una maggior incidenza di malattie da HIV, HBV e HVC (dovuti al contatto con sangue e altri fluidi corporei);
- Nei lavoratori del settore delle derrate alimentari e in quelli del settore degli allevamenti avicoli una maggior incidenza di tumori al fegato, ai polmoni e della bile;
Alcuni di questi risultati devono essere considerati prevedibili, in particolare quelli relativi al personale medico sanitario, ma va sottolineato che, come specificato dall’IARC, in relazione ai tumori è difficile capire se sia l’esposizione a determinati agenti biologici a portare alla malattia.
In particolare l’IARC specifica che potrebbero essere dei fattori di salute pregressi a facilitare l’insorgere di neoplasie come, ad esempio, situazioni di carenza di difese immunitarie nel lavoratore.
Potete scaricare il volume Inail “Agenti Biologici: Fattori di richio cancerogeno occupazionale?” dalla pagina “Volumi INAIL e quaderni illustrati INAIL” dove carichiamo tutti gli ultimi volumi pubblicato dall’Inail.
Lisa Servizi offre un servizio di consulenza per la valutazione dei rischi di diversa natura tra cui rischio cancerogeno e rischio biologico, per informazioni puoi cliccare sul link mentre se sei interessato ad un preventivo puoi contattarci mandando una mail a commerciale@lisaservizi.it.