Pubblicato il 06 Novembre 2020

I suggerimenti del Garante per tutelare la tua privacy quando usi le app

Quando installiamo una app, ci registriamo, la colleghiamo magari con il nostro account Google, o con i social, sappiamo davvero cosa stiamo facendo? E poi, quando la usiamo, magari per cercare l'indirizzo di un risorante, monitorare il nostro battito cardiaco o far funzionare l'aspirapolvere, o ancora, pagare una bolletta o fare un ordine online, siamo consapevoli che stiamo condividendo con qualcuno dei dati, delle informazioni su di noi, e talvolta sono molto più precise e sensibili di quanto ci immaginiamo?

Il Garante per la Privacy ha recentemente pubblicato un vademecum per aiutare tutti noi a muoverci con più consapevolezza nel mondo delle app, spiegando in modo chiaro quali sono i rischi che si corrono e dando anche qualche prezioso consiglio per usarle in modo più sicuro.

Scarica APProva di Privacy - I suggerimenti del Garante per tutelare la tua privacy quando usi le app

Quali dati verranno raccolti e chi li utilizzerà?

Prima di tutto è importante cercare di capire quanti e quali dati verranno raccolti e come verranno utilizzati, consultando l’informativa sul trattamento dei dati personali. In particolare, è bene verificare:

  • chi tratterà i dati personali e con quali finalità;
  • per quanto tempo verranno conservati;
  • se i dati potranno essere condivisi con terze parti per finalità commerciali o di altro tipo.

Alcune app, ad esempio, si riservano la possibilità di produrre post automatici sui social media, cosa abbastanza pericolosa, che potrebbe rivelare a nostra insaputa informazioni personali. In questo caso è preferibile, se le impostazioni lo consentono, disattivare questa funzionalità o, se non lo consentono - questo lo aggiungiamo noi -, valutare di disintallare la app.

Il Garante sottolinea inoltre che, in generale, è bene evitare di memorizzare nella app i dati delle credenziali di accesso (username, password, PIN) di carte di credito e sistemi di pagamento. 

Attenzione alle app che richiedono accesso alle immagini

Sono sempre di più le app che, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, consentono di modificare foto e video (ad esempio, per invecchiare i volti), o inserire la propria faccia sui corpi altrui (ad esempio, di personaggi famosi) oppure trasformare il genere sessuale (da uomo a donna e viceversa). Sebbene siano molto divertenti e apparentemnte innocue, bisogna prestare particolae attenzione a questo tipo di app.

Queste, infatti, richiedono l'accesso alle immagini e ai file che conserviamo in memoria, ai contatti in rubrica, ai dati sulla geolocalizzazione, al microfono e alla fotocamera dei nostri dispositivi. Il Garante ci esorta a riflettere sul fatto che dai volti si può risalire a informazioni di natura sensibile come i dati biometrici, che potrebbero anche essere utilizzati da malintenzionati per finalità illecite o ceduti a terzi per finalità ignote. Ecco perchè se una app richiede obbligatoriamente accesso a dati e funzionalità non strettamente necessari rispetto ai servizi offerti, sarebbe meglio evitare di installarla.

Lo stesso ragionamento vale anche per le app che misurano le prestazioni sportive o registrano lo stato fisico: sono in grado di raccogliere dati sensibili che potrebbero essere trasmessi a terzi per finalità non sempre conosciute. E' quindi sempre importante essere a conoscenza delle informazioni che possono essere rilevate e trattate dalla app, e di decidere in modo consapevole con chi condividerle.

Minori, app e privacy

Il Garante dedica anche uno spazio all'utilizzo delle app da parte dei minori, che non dovrebbero avere la possibilità di scaricare e utilizzare app da soli. I rischi in questo caso non riguardano solo la privacy e la possibile diffusione involontaria di dati personaliI, ma anche e soprattutto i più piccoli potrebbero venire a contatto con malintenzionati, truffatori o contenuti non adatti alla loro età. Questo è il motivo per cui, se i minori utilizzano dispositivi elettronici usati anche da altri familiari, sarebbe opportuno creare un profilo con impostazioni d’uso limitate, in modo che alcune delle app installate o alcuni contenuti non siano accessibili ai minori.

Alcuni consigli generali

  • installa sul dispositivo che ospita le app anche un software antivirus in grado di proteggere i dati personali da eventuali violazioni;
  • imposta password di accesso sicure e aggiornale periodicamente;
  • aggiorna periodicamente la app: le nuove versioni contengono di solito anche miglioramenti sul fronte della sicurezza informatica;
  • non disattivare mai i controlli di sicurezza previsti dal tuo dispositivo, se non sei assolutamente consapevole di ciò che stai facendo;
  • non scaricare app tramite siti web che non ti sembrano affidabili o cliccando link che ti vengono inviati tramite SMS o messaggistica;
  • leggi con attenzione le descrizioni delle app che intendi installare (se, ad esempio, nei testi sono presenti errori e imprecisioni, c'è da sospettare).

 

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