Pubblicato il 28 Aprile 2020

Rischio da radiazioni ottiche naturali

Rischio da radiazioni ottiche naturali: alcuni utili strumenti dal PAF (portale agenti fisici)

Le radiazioni ottiche naturali sono un rischio per i lavoratori?

Il Testo Unico sulla Sicurezza dedica tutto un Capo (Capo V Titolo VIII) alle ROA (Radiazioni Ottiche Artificiali), imponendo, quando necessario (art. 216) la misura dei livelli di radiazione ottica; non dedica invece alcun articolo a quelle naturali (luce solare).

Queste ultime però, per alcune tipologie di lavori (outdoor), sono considerate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) come rischio professionale. Attività, che potrebbero comportare rischio, sono le seguenti (elenco non esaustivo):

  • Edilizia e cantieristica stradale, ferroviaria, navale
  • Operatori ecologici
  • Manutenzioni linee elettriche ed idrauliche esterne
  • Rifornimento carburante
  • Bagnini
  • Parcheggiatori

Si ritiene quindi necessario, solo per le mansioni esposte ad un rischio (diverso e peggiore rispetto a quello della popolazione), svolgere una specifica valutazione del rischio. Sono disponibili su PAF Portale Agenti Fisici (www.portaleagentifisici.it) interessanti strumenti di calcolo del rischio UV Solare: uno per il rischio cutaneo, l’altro per il rischio oculare.

https://www.portaleagentifisici.it/fo_ro_naturali_calcolo_esposizione.php?lg=IT

All’interno delle pagine del PAF viene spiegato il metodo di calcolo applicato.

Lo scopo degli strumenti è quello di dare un’indicazione sul livello di rischio cui sono esposti eventuali lavoratori outdoor e quelle che possono essere delle misure di protezione da adottare: per il rischio oculare uso di occhiali da sole e cappello con visiera; per il rischio cutaneo l’uso di cappello con falde, creme protezione solare, abbigliamento adeguato.

Alle nostre latitudini il rischio da radiazioni ottiche naturale è comunque di facile gestione per la stragrande maggioranza dei lavoratori outdoor.

Rischio da radiazioni ottiche naturali

Rischio oculare UV solare

Condizioni:

  • Nostre latitudini
  • Copertura nuvolosa: cielo parzialmente nuvoloso (condizione peggiore)
  • Durata esposizione: tutto il giorno (condizione peggiore)
  • Riflettanza del suolo: sabbia chiara asciutta, piscina/mare, cemento
  • Occhiali protettivi: nessuno (condizione peggiore)
  • Ombra: assenza totale di aree all’ombra (condizione peggiore)

Esito:

Rischio cutaneo UV solare

  Condizioni:

  • Nostre latitudini
  • Copertura nuvolosa: cielo sereno (condizione peggiore)
  • Durata esposizione: tutto il giorno (condizione peggiore)
  • Riflettanza del suolo: sabbia chiara asciutta, piscina/mare, cemento
  • Vestiario: tronco protetto ma esposte braccia e gambe
  • Ombra: assenza totale di area all’ombra (condizione peggiore)

Esito:

In condizioni, per le nostre latitudini, critiche con esposizione quotidiana in assenza totale di ombra, per tutto il giorno, su suolo particolare (presenza di riflettanza), sono da adottare misure di protezione comunque abbastanza semplici come: adeguamento dell’abbigliamento e fornitura (ove possibile) di crema solare.

 

Ulteriore materiale informativo sul rischio da radiazioni ottiche naturali

https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/temi-sostanziali/sole-uv-canicola-e-ozono#sch-from-search&mark=radiazione+solare

https://www.portaleagentifisici.it/fo_ro_naturali_index.php?lg=IT

Rischio da radiazioni ottiche naturali

 

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