Processo Eternit bis: arrivata la condanna per omicidio colposo.

La corte d’assise di Novara ha condannato a 12 di reclusione per omicidio colposo aggravato l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, il quale aveva gestito lo stabilimento di Casale Monferrato dell’Eternit dal 1976 al 1986. Insieme alla condanna di 12 anni di reclusione, la corte d’assise ha deciso l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e fissato una provvisionale di oltre 100 milioni di euro, di cui 50 milioni per il comune di Casale Monferrrato e 30 per la presidenza del Consiglio.

Già nel 2012 l’imprenditore era stato condannato, insieme al barone belga Louis de Cartier, a 12 di reclusione dal tribunale di Torino, condanna confermata in appello a giugno 2013 a 18 anni per Schmidheiny (il barone morì poco prima) e annullata senza rinvio per prescrizione nel 2014 dalla cassazione.

“L’amianto uccide e Stephan Schmidheiny lo sapeva” questo quanto dichiarato dal PM Gianfranco Colace.

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