Come organizzare un processo di monitoraggio operativo in ambito sistema di gestione sicurezza sul lavoro?
L’attuale normativa sui sistemi di gestione sicurezza e l’articolo 30 del D.lgs 81/08 richiedono che sia in atto un efficace sistema di monitoraggio operativo.
In pratica si tratta di assicurare che non vi siano scostamenti tra le “regole” (cioè le istruzioni operative, le procedure, disposizioni di servizio, divieti e prescrizioni ecc.) e il comportamento quotidiano degli operatori.
Ne parliamo perché è una questione rilevante. Sappiamo infatti che è molto facile trovare degli scostamenti.
Innanzitutto partiamo dal perché vi sono scostamenti:
1. Le procedure sono state realizzate con la mentalità da vecchio sistema qualità, molto prolisse, infarcite con un sacco di questioni formali. Piene di roba per non dimenticare nulla e di fatto risultano non lette, poco leggibili e ancora meno applicabili.
2. In alcuni casi, le procedure esistono, qualcuno ce le ha, ma non sono facilmente accessibili agli esecutori
3. Chi le ha scritte lo ha fatto pensando a situazioni ideali, non ha consultato gli operatori che le devono applicare: di fatto risultano disallineate a quello che si fa nel quotidiano
4. Le procedure esistono e sono fatte bene, ma sono molto pesanti. C’è la possibilità di prendere delle scorciatoie che rendono il lavoro meno pesante e più veloce, per cui le procedure non sono applicate
5. La situazione del contesto è tale da punire l’applicazione delle regole e rinforzare comportamenti alternativi. Per contesto intendo la pressione dall’alto per la produttività, i tempi a disposizione, le risorse umane e materiali disponibili, la cultura aziendale dei capi e colleghi di lavoro.
Quanto elevata deve essere la frequenza di campionamento?
Cosa ne facciamo dei dati?
Questo il contenuto del video #8 della collana youtube di Lisa Servizi #Quattrochiaccheresullasicurezza