Accordo Stato Regioni formazione sicurezza 2024:
Indicazioni metodologiche per la progettazione erogazione e monitoraggio dei corsiÂ
Nel nuovo accordo tra lo Stato e le Regioni del 2024, di cui è stata diffusa la bozza definitiva (non ancora pubblicata in GU), ci sono delle importanti novità in merito ai requisiti per la progettazione erogazione e monitoraggio dei corsi.
Delle 138 pagine di tutto il documento ben 25 sono dedicate a questa sezione, a nostro avviso eccessiva. Bastava fare un rimando a norme volontarie (UNI/PDR 149:2023).
Viene chiarito che tali indicazioni metodologiche ânon si applicano ai Datori di Lavoro che organizzano ed erogano autonomamente, allâinterno delle proprie aziende nei confronti dei propri lavoratori, la formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro…â.
Tutto il documento è impostato per migliorare la gestione di qualitĂ dei processi di produzione della formazione degli enti formatori tramite lâapplicazione del ciclo di Deming PDCA declinato come in figura.
Si applica a tutte le metodologie: frontale, video conferenza, mista ed e-learning e la progettazione terrĂ conto della modalitĂ .
Un approccio a nostro avviso ideale, che non trova corrispondenza nella realtĂ non solo nei corsi interaziendali, ma anche in quelli aziendali di aziende di tutte le dimensioni, soprattutto su corsi normati che hanno giĂ un programma predefinito.
Pochi sono i casi in cui è realmente possibile partire dallâanalisi del fabbisogno formativo e del contesto e realizzare una progettazione ad hoc.
Molto distante dalla realtà anche la formazione dei lavoratori stranieri (i corsi dovranno essere realizzati previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare e con modalità che assicurino la comprensione dei contenuti del corso di formazione, quali, ad esempio, la presenza di un mediatore interculturale o di un traduttore). Di solito il docente non sa nemmeno quali potrebbero essere gli allievi, se stranieri o no, di che paese.
Se si vuole parlare di contesto bisogna tenere conto dei seguenti fattori:
- La formazione viene vista come un costo, soggetta ad un mercato selvaggio, e raramente vi è lo spazio economico per una progettazione di qualità .
- Circa il 95% di tutte le aziende italiane hanno meno di 10 dipendenti, sono micro imprese. Il modello proposto nellâaccordo stato regioni al massimo si può applicare ad alcune grandi imprese, che sono relativamente poche.
- LâItalia è un paese a bassa alfabetizzazione e scolaritĂ ove la formazione sulla sicurezza, soprattutto se imposta per legge, non viene percepita come opportunitĂ di crescita.
Progettazione
Uno dei documenti di partenza per la progettazione è la valutazione dei rischi.
Lâoutput dellâanalisi dei fabbisogni formativi e del contesto è contenuto in un report e costituiscono parte integrante del progetto formativo.
Dal momento che si tratta di formare adulti è necessaria âlâadozione di metodologie didattiche attive che prevedono il coinvolgimento diretto da parte del soggetto da formare. Il progetto di massima dovrĂ pertanto indicare quali metodologie didattiche attive saranno adottate nel percorso formativo.â
Erogazione
Per quanto attiene lâerogazione, lâaccordo stato Regioni prevede un âtutor con il suo presidio delle attivitĂ e la rilevazione delle criticitĂ . La presenza di un tutor, a nostro avviso, se applicata genera un costo aggiuntivo e non è fondamentale per lâapprendimento.
Monitoraggio e valutazione della qualitĂ della formazione
Anche in questo si nota il riferimento ai sistemi qualitĂ âPer il monitoraggio e valutazione delle prestazioni .., si ritiene opportuno che il soggetto formatore implementi e utilizzi un sistema basato su procedure di rilevazione di parametri ed indici prestazionali misurabili e di un sistema di elaborazione dei dati, di misurazione qualitativa e quantitativa degli indicatori e di documentazione dei risultati.â
Il monitoraggio si basa sulla valutazione di tre livelli:
- Valutazione di gradimento, cioè della qualitĂ percepita dallâutente;
- Valutazione degli apprendimenti;
- Valutazione dellâefficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa.
I primi 2 sono normalmente applicati da soggetti formatori che applicano sistemi di qualitĂ . Il terzo punto può essere valutato solo nellâorganizzazione in cui si svolge la formazione e pone varie criticitĂ .
Riesame
Il riesame, partendo dai dati di monitoraggio consente al soggetto formatore di individuare e analizzare eventuali criticitĂ e adottare le misure correttive al fine del miglioramento della qualitĂ didattica e organizzativa attraverso la revisione e miglioramento dei processi di produzione della formazione.
Risorse
Particolare enfasi viene data alle figure professionali che un soggetto formatore deve avere per assicurare qualitĂ ed efficacia dei processi formativi. Tali figure devono avere âcompetenze, per gestire e presidiare i processi di produzione della formazione e garantire che tali competenze siano mantenute e, se possibile, incrementate nel tempo tramite costanti e periodici aggiornamenti formativi.â Sono individuati:
- il responsabile dei progetti formativi;
- il docente;
- il tutor dâaula.
RESPONSABILE DEI PROGETTI FORMATIVI
Figura giĂ presente nei precedenti accordi, deve avere comprovata e documentata esperienza (almeno triennale) in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in possesso dei requisiti richiesti per formatori/docenti dalla legislazione vigente.
à il responsabile della progettazione formativa e può anche essere il docente del corso.
TUTOR DâAULA
à sempre previsto per i percorsi di formazione ed aggiornamento erogati a distanza (e-learning o videoconferenza). Per i corsi di formazione in presenza fisica è consigliata la presenza di tale figura per tutti quei percorsi che vedano la contemporanea presenza di piÚ di 10 discenti.
Metodologie didattiche
Vengono elencate alcune tipologie didattiche da utilizzare in un contesto di formazione rivolta agli adulti:
- lavori di gruppo;
- casi di studio;
- simulazioni;
- lezioni frontali.
Nel nuovo accordo Stato Regioni tra le metodologie didattiche sono descritte anche:
- RealtĂ aumentata e virtuale
- Simulatori Virtuali e fisici /Bordo macchina
- Gamification tra cui i business game e i serious play
Ma il ricorso a tali modalitĂ consente di evitare le prove pratiche? No âIl ricorso alla realtĂ virtuale o aumentata non sostituisce la parte pratica relativa ai corsi di cui ai punti 7 e 8 del presente accordo.â
Il documento progettuale
Tra le novitĂ del nuovo accordo vi è progetto formativo, cioè il documento in uscita dell’intero processo di progettazione, in cui dovranno essere riportati nel dettaglio tutte le informazioni e gli elementi che caratterizzano l’azione formativa.
Il documento progettuale dovrĂ riportare in maniera chiara e descrittiva:
- gli obiettivi e risultati attesi;
- l’articolazione oraria delle unitĂ didattiche;
- i contenuti e gli argomenti trattati in ciascuna unitĂ didattica.
- la strategia formativa e le metodologie didattiche;
- il materiale didattico e gli strumenti didattici di supporto;
- le azioni di tutoraggio.
- le modalitĂ di valutazione e di monitoraggio della qualitĂ formativa (mediante questionari di gradimento);
- le modalitĂ e i criteri di verifica e di valutazione dellâapprendimento, (sia per quanto riguarda le verifiche intermedie che finali).
MODALITĂ DI EROGAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE
Presenza:
Vi sono dei riferimenti interessanti come il ricorso a break formativi e formazione on the job, entrambi validi per il rilascio di crediti formativi per formazione specifica e aggiornamento.
- break formativi: formazione di breve durata (15-30 minuti) erogata direttamente allâinterno dei reparti aziendali e presso le postazioni dei lavoratori stessi a piccoli gruppi di lavoratori, da un docente, affiancato dal preposto, finalizzata ad apportare un aggiornamento continuo riguardo ai rischi legati alla mansione, al luogo di lavoro, alle attrezzature/sostanze utilizzate ed alle tecniche di prevenzione.
 Videoconferenza sincrona (VCS)
 à definita come âstreaming di un evento formativo in modalitĂ sincrona, che prevede la copresenza di discenti e docenti che interagiscono tra loro presso piĂš postazioni remote, tramite piattaforma multimediale di comunicazioneâ.
Dal punto di vista formale è ritenuta equivalente alla presenza fisica (âai fini del presente Accordo la videoconferenza sincrona è equiparata alla presenza fisica, fatta eccezione per i moduli didattici che prevedono un addestramento o una prova praticaâ).
La progettazione deve tenere conto della particolaritĂ dellâambiente in cui si svolge âsoggetti che erogano la formazione in modalitĂ VCS dovranno implementare procedure idonee allâambiente virtuale per la gestione delle modalitĂ di accesso, di verifica delle presenze, di gestione degli interventi dei discenti, delle modalitĂ di svolgimento delle verifiche di apprendimento, della gestione dei materiali didattici, delle modalitĂ di tracciamento.â
Risorse professionali per la VCS
Oltre a quelle giĂ analizzate, per i corsi in modalitĂ VCS, sono richieste delle risorse aggiuntive con competenze specifiche:
- RESPONSABILE DEI PROGETTI FORMATIVI Il responsabile dei progetti formativi, che può essere un docente del corso, dovrĂ conoscere le modalitĂ di funzionamento e le funzionalitĂ della piattaforma, le modalitĂ di gestione e di interazione dellâaula virtuale, le modalitĂ didattiche attive idonee ed efficaci per lâambiente.
- TUTOR DâAULA VIRTUALE Il tutor dâaula virtuale dovrĂ possedere le conoscenze relative alle funzionalitĂ della piattaforma per gestire sia gli aspetti formali (accesso protetto, tracciamento connessione ecc.) che le dinamiche relazionali e di interazione con i discenti che caratterizzano la formazione in videoconferenza sincrona. SarĂ di supporto didattico al docente soprattutto nelle esercitazioni e nelle verifiche in modalitĂ sincrona, la gestione delle chat ecc.
- ESPERTO NELLA GESTIONE TECNICA DELLA PIATTAFORMA MULTIMEDIALE Esperto che garantisce la corretta configurazione della piattaforma e ambienti virtuali, intervenendo tempestivamente per la risoluzione di problemi di connettivitĂ , di blocchi del sistema, di interruzioni o malfunzionamenti.
Requisiti tecnologici e funzionali della piattaforma Sono dedicate molte pagine a questa modalitĂ che negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo.
Tra le novitĂ da segnalare, la piattaforma deve permettere lo svolgimento delle verifiche intermedie e finali dei discenti esclusivamente in modo sincrono con lâacquisizione degli elaborati da parte del docente e/o del tutor alla fine della sessione di verifica;
Per la connessione i dispositivi della postazione dâutente potranno essere pc o tablet. Non è consentito lâutilizzo degli smartphone per le condizioni ergonomiche non idonee e perchĂŠ generalmente non garantisce una sufficiente continuitĂ della stabilitĂ e velocitĂ di collegamento alla rete.
E-learning
Ă dato ampio spazio ai requisiti per la piattaforma utilizzata. Oltre a quelle giĂ analizzate, per i corsi in modalitĂ e-learning, sono richieste delle risorse professionali aggiuntive con competenze specifiche:
RESPONSABILE DEL PROGETTO FORMATIVO
Soggetto avente comprovata e documentata esperienza (almeno triennale) in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in possesso dei requisiti richiesti per formatori/docenti dalla legislazione vigente con specifiche competenze riguardanti la progettazione formativa in modalitĂ e-learning.
MENTOR/TUTOR DI CONTENUTO
Figura professionale esperta dei contenuti in possesso dei requisiti previsti per i formatori/docenti dalla legislazione vigente con specifiche competenze riguardanti la progettazione formativa in modalitĂ e-learning che assicura e presidia il supporto scientifico di assistenza ai discenti per lâapprendimento dei contenuti, fornendo chiarimenti ed approfondimenti ed integrazioni in un arco di tempo adeguato alla efficacia didattica.
TUTOR DI PROCESSO
Il tutor di processo deve possedere le conoscenze relative alle funzionalitĂ della piattaforma facilitando lâaccesso ai diversi ambienti didattici e ai contenuti, monitorando e valutando la dinamica di apprendimento e lâefficacia delle soluzioni adottate per la fruizione dei contenuti.
SVILUPPATORE DELLA PIATTAFORMA
Soggetto che sviluppa il progetto formativo nellâambito della piattaforma, organizzando gli elementi tecnici e metodologici e garantendo le attivitĂ di gestione tecnica della piattaforma.
DOCUMENTAZIONE DEI CORSI IN MODALITAâ E-LEARNING
Per ogni corso di formazione in modalitĂ e-learning, il soggetto erogatore dovrĂ redigere un documento progettuale in cui vengono riportati almeno i seguenti elementi:
1) il programma completo del corso, nella sua articolazione didattica (moduli didattici, unitĂ didattiche, Learning Objects) rispettandone la modularitĂ e le tempistiche;
2) le modalitĂ di erogazione (asincrona, sincrona, mista, on line, off line) e gli strumenti utilizzati (forum, chat, classi virtuali, posta elettronica, webinar, videolezioni, etc.);
3) i nomi del responsabile del progetto formativo del corso, del mentor/tutor di contenuto, del tutor di processo, dello sviluppatore della piattaforma;
4) i nomi dei relatori/docenti che hanno contribuito alla redazione dei contenuti di ciascuna unitĂ didattica, ciascuno in possesso dei requisiti previsti dalla legislazione vigente;
5) scheda tecnica che descrive la caratteristica della piattaforma utilizzata, le risorse/specifiche tecniche di utente necessarie per la fruibilitĂ del corso, le modalitĂ di
trasferimento dei contenuti, i criteri di accessibilitĂ e usabilitĂ ;
6) le modalitĂ di iscrizione e di profilazione e le credenziali di accesso degli utenti, garantendo gli aspetti relativi al trattamento dei dati personali ai sensi della normativa vigente;
7) le eventuali competenze e titoli di ingresso degli utenti al percorso formativo;
8) le modalitĂ di tracciamento delle attivitĂ dellâintero percorso formativo;
9) il tempo di disponibilitĂ minima e massima di fruizione del percorso formativo e i tempi di fruizione dei contenuti (unitĂ didattiche);
10) le modalitĂ di verifica dellâapprendimento sia intermedie che finali.
La scheda progettuale, riportante i dati di cui sopra, dovrĂ essere resa disponibile al discente che, allâatto dellâiscrizione, dovrĂ dichiarare la presa visione e accettazione.
MODALITĂ MISTA
Con il termine modalitĂ mista o blended si intende lâerogazione di percorsi di formazione che alternano momenti di formazione a distanza (sincrona o asincrona) con momenti di formazione
in presenza fisica. Questa modalità permette di ridurre il rischio del senso di isolamento che può essere attribuito alla formazione a distanza e di mantenere alcuni vantaggi (i discenti possono
organizzare autonomamente i propri ritmi di studio; si riducono i tempi di spostamento per raggiungere il luogo di svolgimento della formazione in presenza, il percorso può essere
maggiormente personalizzato). In presenza fisica possono essere realizzati momenti strategici dei percorsi formativi, che il soggetto formatore ritiene utile ai fini dellâefficacia didattica.
La presenza fisica è utile per:
- socializzare e instaurare il clima dâaula;
- sostenere la motivazione;
- familiarizzare con la tecnologia da utilizzare in modalitĂ a distanza;
- effettuare attivitĂ didattiche pratiche che non posso essere effettuate a distanza;
- utilizzare strumenti, tecnologie e metodologie in cui è necessaria la presenza fisica del discente;
- effettuare i momenti di verifica degli apprendimenti.
Corsi possibilitĂ in modalitĂ Fad ed e-learning
Sono riportati nella seguente tabella:
VALUTAZIONE DEL GRADIMENTO
 Nulla di nuovo rispetto a quello che comunemente si fa.
VERIFICA DELLâAPPRENDIMENTO
 Lâaccordo stato regioni sulla formazione dedica molto spazio a questo tema di cui noi riportiamo solo una breve sintesi.
Lo scopo delle verifiche di apprendimento è quello di misurare il cambiamento indotto nei partecipanti dall’intervento formativo, in termini di acquisizione di nuove conoscenze, abilitĂ , competenze o di rafforzamento e riqualificazione di quelle possedute. Le verifiche possono essere effettuate in tempi diversi (in ingresso, in itinere e finali) e con tecniche e strumenti diversi (test, domande aperte, colloquio, project work, simulazioni, prove pratiche).
Ă definita per ogni tipologia di corso la modalitĂ da utilizzare per la verifica dellâapprendimento secondo la tabella sottostante.
Per quanto attiene ai test devono avere minimo di 30 domande ciascuna con almeno tre risposte alternative (esito positivo dato dalla risposta corretta ad almeno il 70% delle domande).
Tabella corsi di formazione/moduli, modalitĂ di verifica e criteri
Tabella corsi di aggiornamento, modalitĂ di verifica e criteri
VERIFICA DELLâEFFICACIA DELLA FORMAZIONE DURANTE LA PRESTAZIONE LAVORATIVA
 La verifica dellâefficacia della formazione è analizzata in altro specifico articolo.
La valutazione dellâefficacia della formazione, parte integrante del processo formativo, ha lo scopo di verificare e misurare l’effettivo cambiamento che la formazione ha avuto sui partecipanti, attraverso lâinteriorizzazione di concetti e lâacquisizione delle competenze necessarie, rispetto allâesercizio del proprio ruolo in azienda, con un effetto diretto sia sullâefficacia che sullâefficienza del funzionamento organizzativo del sistema prevenzionale.
La valutazione dellâefficacia della formazione dovrĂ essere svolta a posteriori, a una certa distanza di tempo dal termine del corso, durante lo svolgimento della prestazione lavorativa e dovrĂ constatare lâapplicazione al lavoro di:
⢠conoscenze, abilitĂ e competenze acquisite dai discenti mediante lâintervento formativo;
⢠comportamenti e pratiche abituali inerenti allâorganizzazione, quali la corretta applicazione di procedure, schede lavorative, protocolli, ecc.
Le modalitĂ indicate nellâASR sono:
1. Analisi infortunistica aziendale. Per la valutazione dellâefficacia dellâattivitĂ formativa può essere adottato un modello di studio pre-post, misurando lâincidenza infortunistica prima e dopo lâintervento formativo inclusi i âmancati infortuniâ. Le informazioni raccolte consentono di effettuare lâanalisi pre-post sugli infortuni e i âmancati infortuniâ nellâarco temporale prescelto. Laddove lâanalisi evidenzi carenze nelle conoscenze, competenze e abilitĂ dei lavoratori, si dovrĂ valutare la possibilitĂ di adottare azioni correttive.
2. Questionari da somministrare al personale. Si tratta di valutare tramite un questionario di autovalutazione lâacquisizione di comportamenti sicuri da parte dei lavoratori destinatari dellâattivitĂ formativa. Il questionario può essere elaborato in base a diversi elementi: la percezione del pericolo da parte dei lavoratori, la conoscenza delle misure di sicurezza aziendali, la percezione dellâesperienza da parte del lavoratore.
3. Check list di valutazione. La check list deve misurare la valutazione di efficacia dellâattivitĂ formativa attraverso lâosservazione dei comportamenti dei lavoratori nei confronti delle
misure relative alla salute e sicurezza del lavoro. Si deve pertanto definire una checklist che risponda ad una serie di osservazioni per poter verificare se il lavoratore ha adottato dei comportamenti sicuri. Ad esempio, si possono individuare i seguenti elementi: utilizzo dei DPI, corretto utilizzo attrezzature, rispetto delle procedure di lavoro. Il check diventa, nel contempo, strumento di valutazione dellâefficacia della formazione durante lâattivitĂ lavorativa e strumento di controllo da parte dei soggetti della prevenzione aziendale.