Eco-ansia e SSL: Un nuovo rischio emergente
Cos’è l’eco-ansia e perché riguarda anche il mondo del lavoro?
L’eco-ansia è definita come una reazione emotiva negativa alla crisi ambientale e al cambiamento climatico, indipendentemente dal fatto che una persona ne abbia avuto un’esperienza diretta o meno (Gago et al., 2024). È riconosciuta come un rischio emergente per la salute mentale e il benessere lavorativo, con possibili implicazioni per la sicurezza sul lavoro (CCOHS, 2023; European Climate and Health Observatory, 2022a).
Quali lavoratori sono più vulnerabili all’eco-ansia?
Oltre agli agricoltori e ai ricercatori ambientali, altre categorie professionali a rischio includono:
- Operatori sanitari e sociali, che supportano persone colpite da eventi climatici estremi e possono sperimentare stress da impotenza (Powers & Engstrom, 2020).
- Lavoratori del settore energetico e della sostenibilità, che affrontano pressioni legate alla transizione ecologica (Noy et al., 2022).
- Giovani lavoratori e neolaureati, particolarmente sensibili alla crisi climatica e ai suoi effetti sul loro futuro lavorativo (Hickman et al., 2021).
Come può impattare la sicurezza sul lavoro?
L’eco-ansia può manifestarsi attraverso stress cronico, difficoltà di concentrazione e senso di impotenza, aumentando il rischio di infortuni e riducendo l’efficacia delle misure di prevenzione (Boluda-Verdú et al., 2022). Alcuni studi suggeriscono che lavoratori con elevata preoccupazione per il cambiamento climatico potrebbero sperimentare apatia o burnout, con conseguenze sulla produttività e sul benessere organizzativo (Clayton & Karazsia, 2020).
Come possono le aziende affrontare l’eco-ansia nei luoghi di lavoro?
Le aziende possono adottare diverse strategie per prevenire e gestire l’eco-ansia:
- Integrare l’eco-ansia nelle valutazioni dei rischi psicosociali, analogamente allo stress lavoro-correlato (FIOH, 2022).
- Organizzare momenti di confronto e supporto tra colleghi, come focus group o incontri con esperti di salute mentale (Noy et al., 2022).
- Promuovere la sostenibilità aziendale, coinvolgendo i lavoratori in iniziative ambientali per trasformare l’ansia in azione positiva (Pihkala, 2022).
Qual è il ruolo della formazione in salute e sicurezza sul lavoro?
I professionisti che si occupano di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro possono contribuire a mitigare gli effetti dell’eco-ansia attraverso:
- Moduli di formazione specifici sulla gestione dello stress ambientale e il benessere organizzativo (Brooks & Greenberg, 2023).
- Sensibilizzazione dei dirigenti per riconoscere e gestire i segnali dell’eco-ansia nei lavoratori (Teperi et al., 2023).
- Sviluppo di linee guida per la gestione dell’eco-ansia all’interno delle politiche aziendali di salute mentale (EU-OSHA, 2024).
L’eco-ansia può avere anche effetti positivi?
Sì, alcuni studi dimostrano che l’eco-ansia può diventare un motore di cambiamento positivo, motivando i lavoratori a impegnarsi in pratiche più sostenibili e aumentando il loro senso di scopo e coinvolgimento nel lavoro (Sangervo et al., 2022). In questo senso, le aziende che affrontano il tema in modo proattivo possono migliorare il proprio employer branding e attrarre talenti attenti alle tematiche ambientali (John et al., 2024).
Scarica il paper di OSHA: Eco-anxiety and its implications for occupational safety and health
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