Pensare che la formazione porti alla consapevolezza è una pratica sbagliata
Di Ing. Riccardo Borghetto, Amministratore Unico Lisa Servizi
So perfettamente che avrò forti reazioni contrastanti in merito alle mie affermazioni. Siamo, tuttavia, troppo abituati a sentire che la sicurezza è un problema di cultura che si può migliorare con la formazione, che porta alla consapevolezza. Quindi formazione alla consapevolezza, alla percezione del rischio ecc.
C’è troppo business in Italia sulla formazione in ambito sicurezza (la mia azienda Lisa Servizi fa parte di questo business) per sentire che invece la formazione, non porta alla consapevolezza. Non genera variazione permanente del comportamento.
Non lo dico io. Lo dice la Behavior Analysis. La scienza del comportamento che ha chiarito che tutti i comportamenti umani (B=Behavior) sono evocati da stimoli antecedenti (A) e aumentati o diminuiti da stimoli che vengono dopo il comportamento, detti conseguenze C.
La formazione viene prima del comportamento. E’ un antecedente. Evoca ma non determina il comportamento.
La formazione per come è gestita è di fatto un’ informazione. E’ in ogni caso importante (e obbligatorio) conoscere come si deve operare correttamente. Spesso però, praticamente sempre, si legge che il corso di formazione serve a creare consapevolezza, a cambiare il comportamento umano. Qui non ci siamo proprio.
D’altra parte se scrivessimo che il corso proposto non cambierà il comportamento non si iscriverebbe nessuno.
Ascoltare qualcuno che parla, vedere un video ecc. è un antecedente. Nel migliore dei casi cambia il comportamento immediatamente dopo il corso, dopodiché il comportamento, in un contesto organizzativo di conseguenze C che non cambiano, ritorna a quello di prima.
Mi spiego con un esempio. Forse è più facile capire:
Un carrellista corre veloce e omette alcuni comportamenti obbligatori (cintura, forche basse, alza il carico mentre curva ecc.).
Il manager decide di mandarlo ad un corso di formazione, ritenendo così di aver assolto il suo compito e aver risolto il problema. Subito dopo il corso, qualche miglioramento si nota e quindi il manager pensa che il corso sia servito. Dopo un pò la necessità di correre velocissimo, indotta dalla pressione produttiva e dalle minacce del capo magazzino, porta il carrellista a ritornare sui comportamenti prima del corso.
E’ del tutto evidente che se vogliamo che vada piano e rispetti tutti i comportamenti dobbiamo agire sull’organizzazione produttiva e del magazzino.
Altro errore: fare più formazione. Più non significa meglio
Se si vede che il carrellista a lungo termine continua a comportarsi a rischio, per molti significa che serve “più formazione”.
E’ un errore. La soluzione, come sempre quando si tratta di comportamento, è modificare le conseguenze che agiscono su chi fa il comportamento.
Ma perché le aziende lo fanno?
Qui ci dobbiamo focalizzare sul comportamento di chi decide, datori di lavoro, risorse umane, responsabili della formazione. Chi sviluppa piani con molta formazione sulla sicurezza è convinto di avere fatto qualcosa di utile. E’ a posto con la sua coscienza.
In Italia la formazione in ambito sicurezza è molto, moltissimo normata. Troppo. Questo porta a pensare che sia importantissima. Oramai ci sono troppi luoghi comuni che si fa fatica a scalfire:
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La formazione genera consapevolezza.
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La formazione modifica il comportamento.
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Dobbiamo iniziare sin dalle scuole elementari a insegnare la sicurezza per sviluppare la cultura della sicurezza.
Il fatto che dopo 29 anni dal D.lgs 626/94 e 15 anni dal D.lgs 81/08 abbiamo ancora oltre 1000 morti l’anno con trend stabile o in crescita, dovrebbe far riflettere le istituzioni sul fatto che il modello proposto non funziona. Qualcuno è ancora convinto che “abbiamo la migliore legislazione” del mondo in ambito sicurezza.
Ma allora cosa fare ?
Per avere comportamenti sicuri dobbiamo capire se:
È un problema di formazione, di risorse e dotazioni, di antecedenti o di conseguenze.
Nella nostra esperienza non è quasi mai un problema di formazione
Formazione e addestramento
Ne ho già parlato in molti dei miei articoli. Quello che fa cambiare il comportamento non è tanto la formazione alla consapevolezza, ma l’addestramento pratico.
Quando si riesce a fare in modo fluente, cioè rapidamente, senza errori e esitazioni un determinato comportamento, quello rimarrà a lungo termine.
In merito a questo si veda anche l’articolo su Punto Sicuro. Sicurezza sul lavoro: l’importanza dell’addestramento.