Codice Protezione Civile: Importanti novità
Nuove e importanti regole sono state introdotte nel Codice Protezione Civile, tracciando così il percorso necessario a costruire la protezione civile del futuro.
E’ infatti vero che la certezza della norma garantisce interventi tempestivi ed efficaci, soprattutto se in emergenza.
Questi sono alcuni dei concetti espressi dal Capo Dipartimento Angelo Borrelli nel momento dell’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del testo del nuovo Codice della Protezione Civile.
Tale documento ha l’obiettivo di rafforzare l’azione del servizio di Protezione Civile nazionale, con particolare attenzione per le attività operative di emergenza.
Le finalità del dlgs 1/2018 sono essenzialmente quelle di chiarire, migliorare e definire le attività del servizio nazionale di Protezione Civile, sintetizzabili in previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi nonché pianificazione, gestione e superamento delle emergenze.
La prima fase, quella previsionale, coinvolge il sistema di allertamento (articolato in un livello nazionale e uno regionale) con la funzione di preannunciare, monitorare e sorvegliare gli eventi e gli scenari di rischio, così da poter allertare tempestivamente i vari ambiti territoriali.
A tal riguardo, nel nuovo testo, è stata introdotta la partecipazione dei cittadini, ai quali è stata demandata la diffusione e informazione degli strumenti relativi al processo di elaborazione della pianificazione.
Per quanto riguarda invece la gestione delle emergenze, si attiva con lo stato di mobilitazione del servizio nazionale della protezione civile, che consente un intervento ove possibile preventivo, per poi passare allo stato di emergenza, una fase, quest’ultima che si attiva grazie alla valutazione sul campo eseguita dai tecnici dopo aver ricevuto le preziose informazioni in raccordo con i territori.
Una novità che velocizza di molto le tempistiche.
Altra importante novità riguarda lo stato di emergenza, in quanto si prevede che la dichiarazione non possa superare i 12 mesi più 12, in luogo dei 6 mesi più 6 previsti oggi.
Il testo prevede, inoltre, una ripartizione dei fondi destinati alle attività per la protezione civile, in particolare saranno coinvolti tre fondi:
- Nazionale (per le iniziative di previsione e prevenzione)
- per le Emergenze Nazionali (per gli eventi nazionali)
- Regionale di Protezione Civile (per gli interventi di carattere locale).
Codice Protezione Civile: Importanti novità