Osservatorio infortuni sul lavoro infortuni 2011 in aumento
Recentemente il più importante osservatorio infortuni sul lavoro e cioè l’Inail, ha diffuso il rapporto annuale con le statistiche infortuni del 2010 che hanno mostrato un lieve calo complessivo.
Ad oggi (21/7/2011) la situazione si è invertita e gli infortuni mortali, stando almeno ai dati dell’osservatorio infortuni sul lavoro di Bologna gli infortuni 2011 sono in netto aumento.
Da inizio anno i morti sul lavoro in totale sono 345, ma si arriva a contarne oltre 650 se si aggiungono i lavoratori deceduti sulle strade e in itinere. Erano 292 il 21 luglio del 2010, l’aumento è del 14,8%.
I dati dell’osservatorio infortuni sul lavoro affermano che l’edilizia ha già avuto da inizio dell’anno 98 morti sui luoghi di lavoro e rappresentano il 28,4% sul totale, le morti in edilizia sono dovute soprattutto a cadute dall’alto. Le vittime sono per la maggior parte giovani edili meridionali e stranieri anche nei cantieri del nord.
L’agricoltura ha già avuto 99 vittime e registra il 28,6 % di tutti i decessi sui luoghi di lavoro. Gli agricoltori, come tutti gli anni, muoiono per la maggioranza in tarda età, schiacciati da trattori killer senza protezione che si ribaltano. Sono già 59 dall’inizio dell’anno i morti per infortunio sul lavoro. I morti causati dal trattore sono il 17,1 % sul totale di tutte le vittime sui luoghi di lavoro e di queste il 50% ha più di 70 anni. A morire nell’indifferenza generale sono i nostri padri e i nostri nonni.
Sempre nel 2011 gli stranieri morti sui luoghi di lavoro in questi primi sei mesi sono 41 con il 11,8% sul totale. I romeni sono quasi la metà di tutti i morti sul lavoro tra gli stranieri
L’industria ha già avuto 34 morti con il 10,8%.
L’autotrasporto 29 con il 9,3 % .
Osservatorio infortuni sul lavoro : morti sul lavoro 2011 dati Regionali
Le regioni in testa a questa triste classifica sono la Lombardia con 41 morti sul lavoro (provincia di Milano e Brescia 10 vittime sul lavoro). La provincia di Brescia è stata l’anno scorso con 21 vittime la prima in Italia in questo triste primato assieme a quella di Bolzano.
L’Emilia Romagna 26 (Provincia di Bologna 8).
Il Veneto, con 26 morti, come l’anno scorso, si sta confermando, tra le grandi regioni, quella con il più alto numero di morti sui luoghi di lavoro in rapporto al numero di abitanti. Province di Venezia e Rovigo hanno 5 morti.
La Sicilia 26 morti (Ragusa 6 morti, Catania e Messina 5)
Nonostante la terribile tragedia della Thyssen e dopo un calo costante dei morti sul lavoro che si registrava da quel tragico evento, anche la provincia di Torino ha già 8 morti e il Piemonte 24: a solo metà anno il Piemonte ha quasi raggiunto il numero di vittime dell’intero 2010 (28 morti).
Anche la Toscana, una delle regioni che ha avuto negli ultimi anni un andamento molto positivo rispetto alle altre, sta avendo quest’anno un numero consistente di vittime, già 21 contro le 29 dell’intero 2010.
Molto positiva nel corso di questi primi sei mesi la situazione nella Regione Lazio che ha “solo” 19 morti per infortuni. E’ soprattutto la Provincia di Roma che ha un fortissimo calo, 6 morti contro i 22 dell’intero 2010 .
Le provincia di Bolzano, Chieti e Savona 7 morti.
Napoli 6. L’Aquila Bari e Lecce 5. Ci sono state a giugno 57 morti sui luoghi di lavoro, a maggio 51 e ad aprile 45.
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